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(005)
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EDITORS - Papillon (In This Light and on This Evening)
FUCK BUTTONS - Surf Solar (Tarot Sport)
THE FIELD - The More That i Do (Yesterday and Today)
THE BEAUTIFUL SCHIZOPHONIC - Aliènor d'Acquitane (Erotikon)
FUCK BUTTONS - Space Mountain (Tarot Sport) -
INTERPOL - Take You On A Cruise (Antics)
NEW ORDER - Hey Now What You Doing (Waiting for The Sirens' Call)
KEITH JARRETT - Part 1 (Koln Concert)
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Settimana divisa tra novità e no...
Qualche volta, nelle riviste o fanzine del settore, si trovano quasi contemporaneamente recensioni ''incrociate'' dello stesso disco, ho trovato Fuck Buttons su Rockerilla, XL e Onda Rock,tutti i commenti sono più che lusinghieri, su XL, se ricordo bene, supera il ''nove'' inevitabile quindi farsi un'idea personale.
Surf Solar è il singolo nonchè primo brano dell'album, è il brano più fruibile di tutti ed evidentemente come singolo la scelta è azzeccata visto che il resto è meno ''facile'' a me ricordano molto The Field che reputo però di molto superiori. I ''Fuck'' sono inesorabili, il ritmo è incessante ma non necessariamente spinto, l'etichettatura dice Techno/Noise e più o meno l'ambito è quello.
Quasi nessuna melodia immediatamente percepibile, in ogni caso molto semplice.
Quasi tutti i brani vanno in crescendo verso una ipotetica ''esplosione' finale. Alla fine catturano l'attenzione per una tensione continua appunto inesorabile. Space Mountain è un esempio che mette insieme un ritmo tribale, i Field e Brian Eno. Bello !! ...ma non cosi come si può evincere dalla lettura delle recensioni...
Mi piace molto ''The More That I Do'', sempre i Field, continuo ad ascoltarlo (vedi Playlist 002 e link collegato)...., preferisco la seconda parte, quella dove una gentile signorina (?) ci mette più ugola (dire che canta mi sembra esagerato)
Anche gli Editors sono passati sulle riviste ma l'accoglienza non è stata come quella per i Fuck Buttons, certo i generi sono diversissimi gli Editors rappresentano certamente un sound passato rispetto alla ''modernità'' e forse per questo, arrivati al terzo disco, hanno deciso di rifarsi un pò l'aspetto.
La soluzione è stata far quasi scomparire le chitarre per sostituirle con dei, sempre da me apprezzati, Synth, i riferimenti musicali non sono cambiati: anni 80, Joy Division, dark.
In più di un brano ho ritrovato anche i New Order e proprio sul singolo ''Papillon'' appare un coro che ricorda molto quello ormai classicissimo che si sentiva su Blue Monday appunto dei New Order.
Le tastiere mi piacciono e giovano, ma non troppo.... Mi sono ritrovato a canticchiare Papillon ma non credo che l'album passerà alla storia, poi questi emuli moderni dei miei gruppi preferiti di 20/30 anni fa mi hanno un pò stancato, piacevoli, ma la fine del disco si raggiunge a stento...
Parlando di ''revival'' preferisco gli Interpol che con Antics, credo del 2004, sono passati e ripassati sullo stereo.
Una preferenza va, oltre al brano citato, anche a ''Not Even Jail''
Ammetto che ho una certa età, sicuramente ho un lato nostalgico che si manifesta alla grande con i New Order. Ho singoli vinilici introvabili e la discografia al gran completo, sono stati una non logica prosecuzione dei Joy Division (altro che Editors...), riuscire a vendere Blue Monday ai fans dei Joy Division (qualcuno l'ha già scritto) è stata una delle cose più sorprendenti che sia musicalmente capitata. Fatto sta che, saltato il fosso Blue Monday, detti fans si sono volentieri adeguati e New Order non ha quasi mai tradito. Tantissimi gruppi gli devono molto, potrei dire che la dance ''triste'' l'hanno inventata loro. ''Hey Now What You Doing'' dall'ultimo (forse per sempre) album è molto più rock che il resto della produzione e non so spiegare perchè, ogni volta che l'ascolto non posso che rimetterla un'altra volta....
Beautiful Schizophonic sono semplicemente ambient.
L'ambient è un genere con confini ben definiti, non ci si può aspettare cose troppo diverse e Erotikon non fa eccezione, qualcuno trova queste cose molto fredde e noiose e io invece ci trovo spesso un grande calore e una grande forza. Di ''Aliènor d'Acquitane'' preferisco la seconda parte quella che comincia più o meno a 6 minuti dalla fine, bella, emozionante...
Con ''Fornarina'' (che non è il miglior brano dell'album) la prima volta mi sono spaventato: una conversazione che entra improvvisa/inaspettata in cuffia fa pensare tecnicamente che qualcosa si sia rotto, invece no, lentissimamente ma senza scomparire la voce si abbassa e il flusso sonoro prende il sopravvento... ambient...
Non c'entra nulla Keith Jarrett con il resto della PlayList, jazz e famigli non sono mai riusciti a scalfirmi più di tanto e praticamente nell'elenco infinto delle cose che ascolto di jazz non c'è quasi nulla. Il Koln Concert però mi ha sempre colpito. Il fatto è che su Sky stanno passando i film di Moretti e così ricordando la prima parte di ''Caro Diario'', nonchè la sua colonna sonora, mi sono emozionato con la Part 1 ma anche gli altri tre pezzi non sono da meno.... piano solo, mi sembra impossibile che qualcuno non lo conosca...
Ci si sente in Novembre....
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(004)
- WALL OF VOODOO:
Crack The Bells (Dark Continent)
- DEVO:
Smart Patrol/Mr. DNA (Duty Now For The Future)
- DEPECHE MODE
Sister of Night (Ultra)
- WALL OF VOODOO:
Mexican Radio (Call Of The West)
- GLOBAL UNDERGROUND 025 TORONTO:
Mix by DEEP DISH
- DEVO:
Uncontrollable Urge ( Q: Are We Not Men ? A: We Are Devo !)
- BIOSPHERE/DEATHPROD
Nordheim Transformer
- BRIAN ENO
On Land
Ritardo, sono in ritardo...
settimana all'insegna del variabile spinto: buonumore, incazzature, supermarket (?)
i Wall of Voodoo affettivamente me li sono ascoltati al supermarket facendo la spesa..., qualcuno mi guardava...
(a volte mi viene spontaneo battere il piedino per terra o fare un movimento vagamente ritmico), ho finito l'ascolto del secondo album a casa, Stan Ridgeway canta (spezzetta) in modo inimitabile e non saprei a chi paragonarlo, musica western intesa nel senso cinematografico di Morricone, un pò cyber un pò ''galoppanti'', drum machines. Ho ascoltato i due album principali di fila ma ho messo nella playlist due soli brani, ne avrebbero meritato una intera....
Quando chiedevo insistentemente al mio ''fornitor abitual'' di musica di farmi arrivare il disco dei Wall of Voodoo lui insisteva che erano uguali ai Devo e si sbagliava di grosso ma il periodo era più o meno quello e qualche errore poteva starci: Dark Continent è del 1981. Ricordando ciò mi sono riascoltato ''Duty Now for the Future'' l'album che preferisco assieme al precente Q:Are We Not Men ?
e al successivo Freedom Of Choice, i brani sono due ma sono indivisibili, non si può ascoltarne uno senza l'altro sono un crescendo ritmico ed emotivo inimitabile. Rock quasi ossessivo, robotico, synth, chitarre. Molto lontani dal Punk ma anche in un qualche modo vicini al Punk chiamiamolo elettronico (specialmente i primi due album, poi no...). Come ha scritto qualcuno erano avanti di 20 anni, roba da tramandare a figli e nipoti... non potevo non citare meno di due brani.
Non posso scordare, a proposito dei Devo, la prima volta che li ho sentiti, più o meno nel 1979: ero dentro un grande negozio di dischi e il commesso illuminato di turno ha messo Satisfaction (la cover stravolta dell'omonimo brano dei Rolling Stones) più qualche altro pezzo dal primo album. Il ricordo è nitidissimo, ho pensato: ''Ma senti questi !! Ma dove cazzo andremo a finire co' sta roba ?? Poi sono uscito, non avevo comprato nulla, continuavano però a frullarmi in mente i pezzi 'strambi' che avevo sentito. Dopo qualche centinaio di metri sono tornato indietro e mi sono comprato il disco.. Mai scelta fu più felice.... è da li che ho cominciato a deviare consapevolmente dal ''Vecchio Rock'' alla ''New Wave'', in breve tempo mi sono convertito totalmente, bei tempi...
Quando mi metto a fare un pò di movimento nella bici ellittica che ho in studio mi serve qualcosa di estremamente ritmico per non addormentarmi sui pedali e mantenere una certa costanza
nel movimento... è la terza volta di fila che mi sparo sulle orecchie i Deep Dish (di cui alla Playlist N.2) la ''cosa'' si chiama Global Underground ed è una serie di CD affidata alle mani di esperti Dj che remixano a loro stile per la durata di uno o due Cd (in Pratica un DJ Set bello pronto). Il mio preferito è il secondo CD, più di un'ora di, com'è che si dice ? roba bella tosta... dj i Deep Dish...
Durante la ricerca senza speranza dei biglietti del concerto dei Depeche Mode a Bologna del 25 Novembre (bagarini bastardi ho trovato su internet su siti organizzatissimi e alla luce del sole proposte per biglietti a 170 euretti quando il costo originale è di 55) mentre la depressione avanzava perchè non c'è speranza se non svenandosi, mi sono ''ripassato'' oltre al solito ultimo singolo ''Wrong'' anche un pò di passato da ''Ultra'', il finale di synth di ''Sister'' è ancora tra le cose più belle dell'album ma tutto il pezzo è bello e l'album, a mio parere, è il loro migliore.
Ho già detto che qualche volta prima di addormentarmi utilizzo il Pod come ''ninna nanna'' questa settimana è toccato a Biosphere/Deadprod (una collaborazione tra due compositori appunto Biosphere e Deathprod). Non ho pezzi particolari da segnalare l'album va ascoltato nella sua interezza. Quasi non c'è l'ombra di una melodia, nessun ritmo tangibile, è un flusso sonoro a mio parere di una intensità fortissima ovvero con una carica emotiva notevole. Non è un'ascolto facile come molto dell'ambient in giro. Nordheim Transformed è una specie di Omaggio/Tributo a Arne Nordheim un compositore Norvegese di una certa età che compone musica diciamo ''contemporanea''. Parlare di Biosphere in poche righe non è possibile (ho quasi tutte le sua cose) ma d'altronde questa è una playlist mica un'enciclopedia critica...., magari quando capita di riscoltarlo lo Playlisto nuovamente...
Sulle tracce di Biosphere ''On Land'' di Eno ci sta tutto anche qui l'impatto non è semplice, onde sonore senza melodie, apparentemente senza ritmo, indispensabile l'ascolto notturno. Una volta per errore ho ascoltato una delle facciate del vinile a 45 giri e, farà ridere, non me ne sono accorto.... Io stesso mi sono sorpreso ma, vi assicuro, non è una follia. Per chi non è avezzo è difficile comprendere ma è bello, tanto più che mi sono ricomprato il CD. A volte ''l'ambient'' nelle sua forme più varie mi è indispensabile....
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(003)
PORCUPINE TREE:
Radioactive Toys (On the Sunday of Life)
BLACKFIELD:
Hello (Blackfield)
GENESIS:
Can-utility and the coastliners (Foxtrot)
PHIL MANZANERA:
Cissbury Ring (6PM)
PREMIATA FORNERIA MARCONI:
Appena un Pò (Per un Amico)
SENSATIONS' FIX:
Phase One and Phase Two (Portable Madness)
BLACKFIELD:
Pain (Blackfield)
WILLIAM BASINSKI:
Melancholia 1 (Melancholia)
Qualche volta mi porto il lettore Mp3 a letto e prima di dormire ascolto qualcosa: come sempre umore, voglia, tipo di attenzione che voglio prestare mi guidano la rotella sensibile al tocco...
Avrei voluto sentirmi ''The Incident'' il nuovo disco dei Porcupine Tree ma non l'ho fatto, voglio ascoltarlo con attenzione e tutto intero in una volta sola. Questa settimana solo tempo contingentato...
Quasi per prepararmi ho ripreso i Blackfied (il gruppo ''parallelo'' di Steven Wilson con l'aiuto di Aviv Geffen) e qualche vecchio pezzo dei Porcupine....
In pratica ho passato per le orecchie quasi solo progressive (e gli otto della Playlist sono una selezione), vecchio amore degli anni 70, conosco i brani a memoria, potrei cantarli sotto la doccia o mimarli interamente ad uno show un pò demente (il massimo del mimare però lo ottengo con i pezzi di Frank Zappa...le ''stupid songs'' Zappiane sono inarrivabili allo scopo...)
I Porcupine Tree, che sono contemporanei, oramai hanno una lunga carriera alle spalle avevano iniziato con l'essere troppo vicini ai Pink Floyd (Voyager 34 è imbarazzante !!) poi hanno trovato uno stile loro e pur non allontanandosi dal genere sono molto più autonomi. Radioactive ha un bellissimo organo...
Il primo di Blackfield (ma anche il secondo è bello) è stato disco dell'anno a casa mia nel lontano 2004 quando è uscito, ascolto disimpegnato, senza offesa (?) musica leggera, però ce ne fosse....
I Genesis (inutile specificare ''quelli con Gabriel'') li ho scoperti all'epoca di ''Selling England by the Pound'' quindi già alla loro maturità.
I loro brani più famosi ormai quasi mi annoiano dal troppo ascolto, ogni tanto preferisco un brano ''minore'' sul tipo di Can-utility,
dopo il canto di Gabriel un'ottima chitarra e un bel synth (beh, credo più un Mellotron),
mi sono sempre piaciuti i sintetizzatori....
quanto ''componevo'' me ne sono comperati 4....
Sono un fans di Manzanera dai tempi degli 801 e dei Roxy Music (visti anche in concerto ai tempi di Avalon) Cissbury Ring è una specie di breve suite che continua per altri 2 pezzi,
ci suona anche Robert Wyatt ma nel disco c'è anche Eno, David Gilmour, Andy McKay, perfino Chrissie Hynde dei Pretenders.
6PM si è conteso con Blackfield il titolo di disco dell'anno personale sempre nel 2004 (il disco dell'anno non è un'abitudine di casa ma quando ascolto qualcosa per troppo tempo in breve tempo qualcosa vuol dire.... era successo anni prima con Goldfrapp e ''Felt Mountain''), quest'anno non so se ci sarà un disco dell'anno....
Ogni tanto (poco per la verità) si suona Italiano. Quando dopo anni e anni ho riscoltato ''Per un amico'' mi sono commosso... il fatto è che avevo sciaguratamente venduto il disco in vinile dopo due o tre anni dall'uscita, non l'avevo più sentito per lunghissimo tempo. Sono stato li li per ricomprarlo in Cd varie volte e quando l'ho fatto mi sono tornati alla mente vecchi ricordi e il periodo in cui lo ascoltavo, ero giovincello.... Dovevo ricomprarlo prima...
''Appena un Pò'' assieme a ''Il Banchetto'' sono i miei brani preferiti. Anche qui ci sono dei bei Synth...
Credo che i Sensations' Fix (visti dal vivo per ben 2 volte) li conoscano in pochissimi (siamo sempre ai primi anni 70), quando voglio colpire qualcuno con la mia cultura musicale li cito e vinco per KO.
Erano un italiano: Franco Falsini, e due inglesi, un classico trio rock chitarra basso batteria, suonavano però 'space' sulla falsariga dei gruppi tedeschi di quegli anni ma con pochi synth, (ascoltate il primo disco: Fragments of Light, un caso unico in Italia). Falsini comunque filtrava ed effettava alla grande la chitarra e gli altri due facevano contorno.
La suite ''Portable Madness'' (due facciate intere come si usava allora) è ancora oggi godibilissima, semplice ed efficace... (?) (meglio la Part 1)
Basinski è ''ambient'', non c'entra nulla con il progressive, ma il mescolare involontariamente ciò che ascolto sicuramente mi ha aiutato a non fossilizzarmi su un genere.
Il titolo dell'album (tradotto in italiano è melanconia) è ciò che effettivamente si ascolta, accordi di pianoforte, loop, qualche ''rumors'', dissolvenze.
Non è assolutamente una critica, anzi, ascoltarlo a letto prima di addormentarsi è un'ottima idea...
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(002)
Questa vlta la playlist è a base ''cover'', una attira l'altra perchè a sentirne una te ne viene in mente un'altra e così via. E' iniziato tutto con i Placebo (mi hanno spedito il brano via mail) che conosco da anni ma ''Running'' mi era sfuggita... la versione in questione è ''malata'' rispetto l'originale. Bello... replay varie volte...
PLACEBO:
Running Up that Hill (Cover dell'omonimo Kate Bush)
CRAIG ARMSTRONG:
Starless II (As if to Nothing) Cover di Starless di King Crimson
DUBXANNE:
Bring on the Night (Police in Dub) Cover dell'omonimo Police
KATE BUSH:
Cloudbusting (The Whole Story)
THE FIELD:
Over the Ice (From Here we Go Sublime)
SUPERPITCHER:
Even Angels (Here Comes Loves)
DEEP DISH:
FlashDance (George is On)
FLUKE:
Electric Guitars Superwould
Come detto sopra una cover ne chiama altre, così mi sono ritrovato a cercare Starless II di Armstrong, bellissima, Armstrong secondo me ha colto lo spririto essenziale dell'originale.
DubXanne, che non ho idea chi sono (un giorno vedo....), ha fatto quest'album di cover in salsa reggae dedicato ai Police facendole passare dal buco della serratura del Dub. E' tutto molto gradevole, il Dub non è estremo, le arie sono notissime (i Police !!!) Bring on the Night è la canzone migliore, c'è una introduzione molto bella di chitarra acustica che riprende quella l'originale.
Dopo aver esaurito la spinta propulsiva di Happiness dei Superpitcher (citati nella playlist precedente) per forza di cose il pezzo successivo nella scaletta del disco ''Even Angels'' mi è entrato in testa e anche lui è passato varie volte in cuffietta. Il finale ambient è troppo lungo e noioso rispetto al ritmo del brano, era da tagliare un bel pezzo prima...
FlashDance dei Deepdish forse più che una cover (o un remix. boh !!) è un campionamento (non sono sicuro che l'originale sia di Laura Braningan, genere musicale che non frequento...) Del brano, credo notissimo, (a volte ho una visione molto personale di ''notissimo'' spesso notissimo a me solo... tutto è relativo...) ne esistono decine di versioni 'remix'... inizia, si ferma, reinizia, non parte mai... molto 'pompato' rispetto all'originale.
Incredibile a dirsi (l'ho letto, da solo non ci sarei mai arrivato...), dietro''Over the Ice'' c'è un lavoraccio al computer che campiona ''Under Ice'' nuovamente di Kate Bush. The Field sono bravissimi, ''pop ricombinante'' l'ha definito questa recensione su Onda Rock, leggetevela è illuminante....
I Fluke, i Fluke sono i Fluke, hanno dei brani e dei remix che stare fermi non è possibile, potrebbero essere famigli degli Underword che però restano più interessanti (ora me ne ascolto un pò), ideali per attività sportive veloci... li uso per stressarmi un pò sulla bicicletta ellittica che ho in studio..
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(001)
SUPERPITCHER - Happines (Here Comes Loves)
THE FIELD - The More That I Do (Yesterday and Today)
MOBY - Shot in The Back of The Head (Wait For Me)
DEPECHE MODE - Wrong (Frankie's Bromantic Club Mix)
LULU ROUGE - Ninna Nanna ((Feat. Alice Carreri Pardeilhan) (Bless You)
THE FIELD - Silent (From We Go Sublime)
KIKI - Autumn Leaves (Kaiku)
KING CRIMSON - Sailor's Tales (Island)
...sfrutto le ampie conoscenze che ho. Può essere che qualcuno apprezzi e scopra delle cose nuove che poi gli piacciono. E' da quando avevo 14 anni che ascolto musica, ne è passata di acqua sotto i ponti, sono sempre a tentare di scoprire qualche gruppo nuovo da ascoltare, la maggior parte delle volte è gente sconosciuta al grande pubblico, a volte scopro qualcosa che mi piace ma è sempre difficile... mi son fatto l'idea che le cose migliori sono già state composte...
30 anni fa ero molto più rigido, generi musicali ben definiti, una seria reputazione da difendere, niente robaccia...
Ora sono un pò più tollerante, fermo restando che il limite tra una brano musicale di qualità e una grossa cazzata è spesso molto flebile e a volte sfugge.
Ascolto di tutto, negli ultimi anni molta elettronica, compresa la techno..
Quando dico della techno qualcuno mi guarda male ma c'è del buono...
Vista l'età probabilmente pensano che non sono a posto, pochi ''illuminati'', mica a tutti racconto la storia della mia vita musicale, se ti piace bene altrimenti.....
A volte basta una vecchia nota, una sensazione che viene da lontano e passo una settimana ad ascoltare del progressive anni 70. Passa una macchina da cui fuoriesce un brano di quegli anni e la settimana dopo sono a rivangare la New Wave anni 80. A volte passo velocemente dal reggae al dark. Se sono di pessimo umore, e non mi va di migliorarlo, mi faccio un paio di Claudio Lolli d'annata e sono a posto... Tutto è relativo... se c'è la qualità.., ma, poffare !! (?) come si può definire ''la qualità'' ?
difficile territorio minato... non sono mica un critico professionista, mi aiuta il buon gusto :-)
è genetica...... ;-))